Questa pagina è dedicata a te papà...Mia Stella Luminosa.
Ringrazio Teresa Lacentra per questo video:"I nostri angeli ". Eterna, in musica ed immagini gli Angeli ;vittime della Malasanità.
La lettera di M.Luisa Seghi dopo aver guardato il video. Anche a Lei il mio Grazie a nome di tutti i familiari delle vittime della malasanità.
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Cara Anna Laura
Oggi, come faccio molto spesso, sono entrata nel tuo sito Web perché, se voglio vedere delle belle immagini, delle foto straordinarie
e leggere poesie e racconti che toccano l’anima, quello è il posto giusto…dove appoggiare il cuore.
Sento, senza nessuna presunzione, anche una leggera punta di orgoglio nel rileggere le cose scritte da me e che tu gentilmente hai
inserito nel tuo spazio nelle pagine di vita altrui.
Ho letto con molto piacere le tue poesie giapponesi che hanno ancora più significato per l’immagine che hai abbinato.
Ma…oggi ho trovato una cosa in più, un bellissimo video “ I nostri Angeli in cielo” mi ha emozionato molto, la musica è sublime, le
immagini che sono intervallate dalle foto sono eccezionali, è stata veramente brava la Signora Teresa Lacentra nel fare questo video così commovente. Non ho potuto trattenere le lacrime nel
vedere tutti i volti delle persone che per errori medici hanno perso la vita.
Ho sentito un fruscio nel cuore a vedere la foto di tuo padre fra le altre, una cosa che mi ha colpito un po’ è stata la somiglianza
con mio padre, penso, che sui binari di un treno immaginario viaggino nel tempo e ci raggiungono nei nostri pensieri, non sono andati via…hanno solo girato l’angolo…lo so che l’angolo è buio e
non li vediamo, ma sono nei nostri cuori, perché ci hanno dato la vita, e ora ci daranno la loro protezione.
Via, via che le foto scorrevano ho pensato al dolore tuo e di tutte le persone che per dei mostruosi errori medici hanno perso i loro
cari , a chi renderà loro la gioia di un sorriso di un abbraccio di una parola…solo nella mente rivedranno il volto e sentiranno la voce della persona perduta, e per non urlare dalla rabbia
faranno cadere le lacrime del dolore.
E’ bellissima l’immagine dove hai dato voce alle nuvole, scrivendo le parole sul cielo, sono sicura che tuo padre le leggerà, e nel
suo ricordo troverai l’ispirazione per la gioia della vita.
Un caro saluto e con affetto un grande abbraccio.. e un grande abbraccio contiene molte parole…..
Maria Luisa Seghi
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So che ci sei...
Oltre quel marmo, oltre quello sguardo immortalato in una fotografia
Oltre questo giorno che accende ricordi in lumini e crisantemi.
Oltre il buio della notte dove ti abbraccio in un sogno...
Oltre un mattino che regala un sorriso al cielo...
Oltre il vento che spazza nubi e asciuga lacrime.
Oltre le mie preghiere esaudite
Oltre quel brivido che mi sfiora la pelle al pensiero di te...
Ed io lo so, che ci sei...
E non sarai mai
melodia troppo lontana
da non sentirne
l'eco.
(Edita in In Medias Res)
Un giro di vita
Smarrita come un aquilone in volo
volteggio incontrollata nella folla dei ricordi.
Braccia alzate al cielo
il viso offerto al vento
ritorno al cielo azzurro
alla pioggia, ai fulmini
all’odore di terra bagnata
al vento che spazzava gli alberi
e disperdeva la vita sotto i miei occhi
assorbiti da un tempo che non aveva dolori.
Abbraccio la leggerezza dei miei anni
negli spazi infiniti della mia terra
fra spighe di grano
campi di papaveri e colline in fiore.
Un viaggio all’indietro del cuore
accende una luce che illumina il tuo volto
Il mio capo chino sulle tue ginocchia
carezze sui capelli a fermare il pianto
rifugio dove abbandonare il dolore
ritrovando la serenità nei tuoi occhi
Ed ora il tempo gira senza di te, padre
ad ogni giro si fa giostra ed io non più bambina
salgo sulla ruota della memoria
e mi ritrovo a pagare un giro di vita vissuta
con
un biglietto bagnato di lacrime.
(Edita
in In Medias Res)
23 Dicembre
Non c’erano rondini,
arcobaleni, tramonti o paradisi
a impreziosire il nostro cielo.
Pure le stelle
rimasero in disparte
quando venne il buio,
e nel ciclico evolversi
della vita, che si fa morte
provvida d’eventi e traumi,
mi si marchiava il cuore
come fanno gli anni coi tronchi.
(Edita in "Echi da un cuore di donna"-GDS edizioni)
23 Dicembre 2009
E' bello immaginarti come un aquilone al tramonto dove il tuo ricordo resta sospeso nel vento come melodia lontana di una nenia in una notte di Natale...
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A 6 anni dalla tua morte e, questo sarà il settimo Natale senza di te...
Auguri, Papà.
Buon Natale nel tuo Regno.
La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi
sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero dellavita. (Albert
Einstein)
Questa pagina è dedicata a mio padre Guerino, morto il 23 dicembre 2003 nell'Ospedale Riuniti di Reggio Calabria.
Una morte assurda la sua; andò a RC per degli accertamenti, gli avevano diagnosticato una stenosi carotidea (restringimento della carotide) senza fare
accertamenti ulteriori, solo in base ad un referto di eco-doppler portato da noi familiari da Cosenza, decidono di operarlo (??????) . INTERVENTO DI ROUTINE, dissero. NESSUN CONSENSO INFORMATO da
firmare, nulla di nulla. Alle nostre obizioni risposero: " Siete medici"?. No, non lo eravamo e nè lo siamo oggi. Alla nostra risposta ovviamente negativa ci fecero capire che in quel caso ci
conveniva tacere. Non vi era nessuna urgenza, mio padre stava benissimo. Entrò in sala operatoria, intervento che doveva durare solo 10/15 min e invece uscì dopo 6 ore, sedato e in coma, coma dal
quale non si svegliò più e dopo 13 giorni morì.
Da allora sono passati sei anni, 15 udienze preliminari non ancora concluse.
Un caso di malasanità, un caso come tanti..Ma, dietro un caso di malasanità, troppi in Calabria, ci sono vite spezzate, madri, mogli, figli ecc che piangono
MORTI ASSURDE.
E lo STATO dov'è? Dov'è la GIUSTIZIA? Chi ci DIFENDE una volta che il sipario di ipocrisia con le frasi di circostanza chiude?
Non c'è, non esiste, veniamo lasciati da soli a portare avanti battaglie legali che spesso molto spesso vengono archiviate con l'assoluzione dei medici. I
familiari durante le udienze preliminari non vengono mai ascoltati. Perizie su perizie di medici legali che cercano di spiegare ad un Giudice Ignorante in medicina le varie tecniche medico-
scientifiche. Però, però il giudice si fida del medico legale del tribunale, anche se questo è amico e parente del primo medico indagato e il giudice lo sa.
Ma cosa importa? E' un caso!!! Perchè rovinare la carriera a questi medici. Chi è morto non torna più!!! Diamogli un risarcimento danni, tanto pagano le ASL,
le assicurazioni. Cosa importa se il grande buco di deficit della sanità calabrese si va ad allargare? Uno in più uno in meno non fa differenza! O la fa?
Per medici incoscenti, ( non tutti, mai fatta di tutta un 'erba un fascio) e giudici incompetenti di sicuro non la fa, ma per me,la mia famiglia e per
le tantissime famiglie vittime della malasanità, la differenza c'è, eccome se c'è.
IO CHIEDO SOLO GIUSTIZIA VERA ,LEALE E TRASPARANTE perchè la MORTE ASSURDA DI MIO PADRE NON VENGA OBLIATA NELLA MENZOGNA DEI CAMICI SPORCHI.
IO SONO LA SUA VOCE, E FINCHE' AVRO' VITA MI BATTERO' PER AVERE GIUSTIZIA.
Anna Laura Cittadino.
Come in un gioco di scacchi: Camici bianchi e Toghe nere
Un lungo gioco di scacchi durato sei anni. Le regole cambiate da chi sempre conduce il gioco sul tavolo del "sapere", delle regole e delle "leggi" Noi, spettatori, cercando di capire se
fossero avversari o alleati, abbiamo cercato e studiato le loro mosse, abbiamo indagato per capire le loro alleanze e fino a che punto baravano nel loro sporco gioco. Li abbiamo smascherati più
volte, abbiamo gridato, urlato, sempre in nome di quella verità che tu ci avevi insegnato, forti, perchè ci avevi insegnato che la Legge sta dalla parte dei Giusti e noi lo eravamo...Ci abbiamo
creduto in quella legge, fino all'ultimo, fino ad oggi, a questo 17 novembre e invece no. Sai papà, LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI', non qui, non in questo mondo, lo è lassù dove tu
stai e credo che lì quando si è al Cospetto di quel Giusto Giudice Divino nessuno può barare e giurare il falso. Tu credi che questo pensiero può farmi stare meglio? Pensi che
tanto un giorno dovranno rendere pur conto delle loro azioni?No, padre mio a me non basta.
Domani andranno a lavorare felici per la vittoria, per il loro bluff, indosseranno di nuovo i loro camici bianchi ed entreranno di nuovo nella sala operatoria ad operare e ad
uccidere. Felici, si, perchè la loro partita a scacchi è finita con un Shah Mat: il re è morto, ucciso Due volte. Scacco matto, ma io non mi arrendo. La sentenza di
oggi non è un punto d'arrivo ma, un punto di partenza.
Te lo prometto, Papà.
Dalla stessa parte: Roberto Santi http://robertosanti.splinder.com
Buonasera, Dottor Santi,
mi perdoni il disturbo.Stasera per puro caso sul mio blog ho trovato un
passaggio del blog del piccolo Flavio Scutella morto per malasanità in
Calabria, e da lì sono giunta al suo sito.
La storia di Flavio è una storia che mi tocca da vicino e in un modo
lacerante. Ho perso mio padre nel 2003, un'altro caso di malasanità.Tre medici
indagati per omicidio colposo, 15 udienze preliminari che non non si sono
ancora concluse.
La storia di mio padre, il mio dolore e quello della mia famiglia lo racconto
in un libro pubblicato lo scorso anno.
Vorrei che Lei lo leggesse, per avere un parere sull'intera vicenda. Molti i
miei perchè che non trovano risposta e forse con il Suo aiuto troverò le
risposte che cerco.
Le lascio la mia mail anna.claa@l....... dove potrà comunicare, se
vorrà, l' indirizzo per poterle spedire il libro.
Un grazie in anticipo e i miei sinceri complimenti per l'attività che Lei
svolge.
Anna Laura C.
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Mia cara Anna Laura,
sono anni che mi impegno per avere una Sanità più vicina ai Cittadini.
Purtroppo l'invadenza della Politica ha generato un sistema inefficiente e poco efficace. "Il sonno della ragione genera mostri" in ogni
campo. E oggi dobbiamo fare i conti anche con il sonno di un'informazione che tace su tutto per poi amplificare l'ipocrisia di un dolore e di lacrime che si potevano evitare.
Leggerò volentieri il suo libro e ne parlerò sul mio blog.
Sollecitare le coscienze dei Medici e dei Pazienti è un impegno difficile, visto gli interessi che ruotano intorno al pianeta Sanità e
la paura dei Medici (io ho avuto minacce di licenziamento da parte di due DG: uno di destra, l'altro di sinistra, e velatamente di morte, da parte di un tizio con forte accento palermitano)
soffocati da un potere ............................: potere creato ad arte per mettere le mani sulla Sanità, non al fine di creare salute, ma per mettere le mani nella cassaforte da 100 mld
di € all'anno. Di questi, pensi, il 50% va "in appalti, consulenze, convenzioni", cioé "T......."Si tratta di un impegno difficile, ma ineludibile per chi crede nella sacralità della mia
professione, impegno deontologico ed etico, senza il quale la Medicina diviene solo business al servizio dei Potenti di turno e dei poteri cd "forti".
Il discorso è lungo. Troppo per una email.
La saluto cordialmente e, se mi permette, l'abbraccio forte, chiedendole scusa in nome di tutti i Colleghi (pochi) che fanno qualcosa
per cambiare il Sistema.
Roberto Santi
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Grazie a Lei, Dottor Santi
per la tempestiva risposta e per l'attenzione nei miei confronti.
Quello che Lei mi scrive non mi sorprende, da sei anni a questa parte ho potuto toccare da vicino la mala gestione e gli affari illeciti praticati da
medici che operano nel settore sanitario. Pochi, si, ma in un territorio non molto esteso come la Calabria quei pochi diventano tanti. Troppi.Solo negli ultimi tre mesi sette casi
accertati di malasanità, un dato allarmante, una sorta di bollettino di guerra, che passa poi in secondo piano quando le telecamere si chiudono sulle varie vicende e le famiglie, madri,
padri,mogli ecc restano da soli a brancolare nel buio fatto di dolore e rabbia. L'unico dato positivo è che ora anche nel mio territorio la gente ha capito che devo denunciare,
cosa che molti anni fa non accadeva. Anche se le denunce per lo più sono civili.E già, perchè spesso gli avvocati a quali ci si rivolve diffidano i clienti a
portare avanti una causa penale; "battaglia persa in partenza"dicono. Meglio una richiesta di risarcimento danni ( che va ad allargare il grande buco di deficit che c'è in Calabria) tanto
pagano le ASL e le assicurazioni. Io e la mia famiglia abbiamo chiesto il risarcimento solo 3 mesi fa, dopo sei anni di battaglia penale, che Le ripeto non si è ancora conclusa. In questi
anni mi sono posta molte domande, alcune hanno trovato risposte nelle varie ricerche che ho fatto.Una fra queste è che mio padre è stato operato perchè rappresentava un numero.Un numero
in più per raggiungere gli interventi chirurgici preventivati nel baget del primario. E le spiego perchè; eravamo agli inizi di dicembre del 2003 quando a mia padre venne diagnosticato
durante accertamenti di routine, una stenosi carotidea con un restrigimento del 70%. L'angiologo nel referto scrisse che andavano fatti ulteriori accertamenti, non parlava di intervento.
Si ricoverò di domenica, così aveva il posto letto assicurato, ci dissero, e l'indomani venne operato, senza fare un ulteriori eco-doppler, nè TAC e non era in urgenza. Lei è medico e
saprà meglio di me che con un restringimento del 70% si vive benissimo se non ci sono altre cause o sintomi, e mio padre non ne aveva,stava bene.Aveva 66anni. Un intervento che durò 6
ore, gli provocarono un ictus, uscì dalla sala operatoria sedato e in coma,coma che durò 13 giorni e poi la morte.
Ma non voglio annoiarla, lo leggerà nel mio libro che Le spedirò lunedì e poi mi dirà cosa ne pensa.
Chi opera come Lei nella luce della legalità a servizio dei cittadini, ha ed avrà sempre,purtroppo, delle ritorsioni. La storia e le cronache di
tutti i giorni ci insegnano questo, ma il mondo intero ha bisogno di persone come Lei. Vada avanti, sempre.