“Sei anime in armonia” è una raccolta poetica a più mani. Sei pregiatissime poetesse hanno unito le loro liriche e le hanno racchiuse in un’antologia. Ognuna con il proprio stile, con il proprio sentire, con le proprie emozioni. Una sorta  di specchio  esagonale dove ognuno di noi può  rispecchiarsi nell’introspezione  delle Autrici , che hanno il pregio di suggerire al lettore riflessioni e interrogativi, accompagnandolo in maniera lieve e non impositiva verso la conclusione di un processo di sintesi intimistica.
Mi sono soffermata  in particolar modo sulla poesia di Maria Luisa Seghi, mia  cara amica. La fede e la religiosità costituiscono le fondamenta sulle quali si basa e si sviluppa l’espressione poetica dell’ autrice, ma le sue liriche spaziano nei temi e nelle diverse realtà con le quali è chiamata a confrontarsi.
Il passato non si cristallizza nella nostalgia ma, anzi, trova spazio nel presente e ne trae energia per la sua scrittura che lei definisce un “dono” .  Nella poesia  “Le stagioni della vita”, scrive: In tarda età, inaspettato, un bellissimo dono…/la passione per la scrittura che ha reso  alcuni giorni la vita meno dura. /Quando sarà la mia ora…il manto nero mi ghermirà/ Vibrando libera nell’aria/ scriverò sui muri del cielo poesie e storie/ e sulle nuvole adagerò le mie parole.
La forma poetica  cui ricorre la Seghi è essenziale, senza essere scarna. E’ semplice senza essere semplicistica, ed è l’amore nella sua concezione universale a permeare la sua silloge.

Anna Laura Cittadino 

Due mondi a confronto,due generazioni diverse ma, quando la musica diventa specchio interiore del proprio sentire è facile sentirla addosso come una seconda pelle. La musica unisce , e diventa mondo parallelo seppur  i ruoli siano distinti e ben delineati.
L’autore, lo sa,lui ne è il protagonista e racconta attraverso questo libro il mondo visto con i suoi occhi da fan ,attraverso le canzoni del suo idolo:Vasco Rossi.
Davide e il suo pianoforte dell’anima, non fogli bianchi da riempire,non dita sui tasti,non dita ad elevare al cielo note ma, dita a plasmare inchiostro su pagine bianche per dar vita a quelle che sono le sue emozioni, le sue sensazioni, le sue gioie, le sue amarezze e la sua rabbia  di ragazzo del sud, dove spesso anche quei sogni che trovano la forza per nascere non arriveranno mai a vedere l’alba. Perché il sud, (e nello specifico la Calabria,terra natia del giovane protagonista) , è una terra dove il merito e il talento  sono sempre più utopia, dove tutto quel che è diritto viene fatto passare per favore, una terra dove si ama l’esterofilia e si rinnegano i propri figli , dove chi nasce un gradino più sotto degli altri e non è amico A..o figlio Di…è destinato a vivere all’ombra di successi altrui. Una terra dove i  sogni, hanno   solo  due  colori;il bianco e il nero.
Ma, Davide non si arrende,il suo sogno è quello di scrivere un libro che parli di Vasco come a voler eternare dentro di sé, colui che ha percorso inconsapevolmente quel pezzo di strada, condividendo sogni e amarezze in giorni che di un “Albachiara “ c’era solo  una canzone.  Un regalo, quindi, a chi gli ha donato  attraverso la sua musica sorrisi, brividi sulla pelle,nodi alla gola,  emozioni  e notti passate a cantare a squarciagola mentre si macinavano chilometri per arrivare ad un suo concerto.

“Due mondi a confronto” è un sogno che diviene realtà;la realtà di Davide Beltrano, realizzata  in questo libro. Un libro che unisce più generazioni e porta a riflettere  sul mondo dei giovani e dei lori sogni ,spesso nel pèlago della vita che non approdano su nessuna riva.

“ Voglio trovare un senso a questa Vita ” ed io credo che questo libro abbia già dato  un senso alla  vita di Davide Beltrano. “ Se si riesce a tenere stretto un sogno,alla fine ci si cammina dentro”

                                    Anna Laura Cittadino

Delicati, armoniosi,malinconici. Versi dettati dalla voce del cuore, da dove sgorga lo stato d'animo dell'autrice, che si piega docile ad esprimere i moti più segreti del suo animo, elargendo nei suoi versi bellezza e malinconia.

Diffonde la sua inquietudine, i suoi sogni, le sue delusioni, e l'orizzonte naturale di tutto ciò che la circonda diviene il riflesso di quello interiore.

Ma, pur nell'accento malinconico di Marinella Fois, fra urli e soffi di vita,resta, racchiusa la serenità in una luce limpida.

Anna Laura Cittadino

Un bel racconto di vita vera; una miniera di sale, sole e poesia.
Un narrare dallo stile fluido e pacato che unisce umane vicende, amarezze, dolori, delusioni, silenzi, ricordi e sentimenti veri da incidere profondamente l'animo del lettore e coinvolgerlo emotivamente. Di tanto in tanto una poesia, ad arricchire questo bel narrare.
L'autore ne è il protagonista. Conduce nei suoi “Passi” sui sentieri del suo vissuto mettendo a nudo la sua anima, in una unicità atipica per un uomo del sud; solitamente restii ad esternare e a condividere le proprie emozioni.
La lettura, pagina dopo pagina, svela il percorso della sua esistenza tra ombre e luci, tra colori e profumi di una Calabria in “agrodolce” facendoci addentrare nelle corse affannose della sua vita, tra cadute e risalite, tra silenzi e dialoghi di parole sospese che non prenderanno mai forma.
Sarà l'amore vero, la forza trainante, quell'incanto che può cambiare la vita e condurre sulla strada della felicità e della completezza per poter dire finalmente respiro, sento, vivo.
Un libro, non solo scritto da un uomo per gli uomini come scrive Eugenio Mercuri in conclusione del suo libro ma, per tutti quelli che si aggrovigliano la vita senza riuscire a darsi e a dare, a chi scalpita e si agita e resta con il niente fra le mani fingendo di conoscere e capire, a chi è incapace di costruire anche un solo ricordo, a chi demolisce qualsiasi forma d'amore per poi poter dire che l'amore non esiste...
Dunque, un libro per tutti, che induce a profonde riflessioni.
Lascio ad altri lettori la meravigliosa scoperta di queste straordinarie pagine di vita.

Anna Laura Cittadino